sulla mia pelle

Tony Zanchi aveva una vita prima del carcere, prima di tutti quegli anni passati in una cella tre metri per due e ora è arrivato il tempo di riprendersela quella vita. Si sente davvero pronto, ha trovato lavoro in un caseificio di proprietà di Alfonso e Bianca Cimarosa e non teme la fatica. Eppure, là fuori non è esattamente come se l’aspettava: è dura per dei detenuti in semilibertà come lui, è tutta una corsa contro il tempo. Proprio mentre fatica a tenere insieme i cocci, Tony assiste al pestaggio di Alfonso: i debiti dell’azienda hanno condotto lui e Bianca nelle mani sbagliate. Così, quel Tony che in carcere aveva imparato a farsi i fatti propri per evitare tante rogne, ora è chiamato a reagire, a difendere la sua libertà, perché, se il caseificio fallisse, lui si troverebbe senza lavoro e tornerebbe ad essere un semplice detenuto. L’unica soluzione è instaurare un rapporto di solidarietà con i suoi datori di lavoro e insieme provare ad uscirne. Dopo anni nell’oscurità di una cella farebbe di tutto per salvaguardare la sua libertà, quella promessa di felicità che avverte sulla sua pelle come un raggio di sole che irrompe tra le sbarre. A volte però, una luce troppo forte rischia di accecare…